Co.Re.Com – Comitati regionali per le comunicazioni
Telefonia e pay tv. Conciliazione obbligatoria e definizione delle controversie davanti al Corecom.
Quando si ha una controversia in ambito di telefonia o tv a pagamento (addebiti ingiusti, malfunzionamento del servizio etc.) la prima cosa da fare è inviare un reclamo scritto (messa in mora) direttamente al gestore. Spesso però il gestore non solo non risolve il problema, ma neanche risponde. Cosa fare?
Se quindi il reclamo non viene accolto o addirittura ignorato, per far valere i propri diritti è necessario procedere con un tentativo di conciliazione prima di agire in giudizio. La conciliazione può essere esperita presso un organismo di mediazione a pagamento (Camera di Commercio etc.), oppure gratuitamente presso il Corecom della propria regione.
Se la conciliazione va a buon fine, ovvero se l’utente e il gestore trovano un accordo soddisfacente per entrambi, verrà redatto un verbale dal conciliatore Corecom che sarà vincolante al pari di una sentenza. Se invece la conciliazione non va a buon fine, si potrà nuovamente ricorrere gratuitamente al Corecom (o all’Agcom) per la definizione della controversia, o in alternativa si potrà fare causa al giudice ordinario.
In breve, per le controversie telefoniche o pay tv, questo è il percorso da seguire per arrivare ad una soluzione:
1. inviare un reclamo scritto al gestore;
2. tentativo di conciliazione al Corecom (consigliabile) oppure presso altro organismo autorizzato
3. definizione al Corecom (o all’Agcom), oppure causa al giudice ordinario
La conciliazione e la definizione al Corecom/Agcom è regolata dalla delibera dell’Agcom n. 173/07/CONS.
E’ bene conoscere i propri diritti prima di affrontare una controversia col gestore. Sono ad esempio previsti indennizzi automatici per taluni disservizi, tra cui la mancata risposta ai reclami degli utenti, che potranno essere pretesi dal gestore.