Ho ricevuto diverse cartelle esattoriali da parte di
Equitalia, ma sono nullatenente e non ho intestata alcuna
casa, auto; inoltre il conto corrente è sempre in rosso.
Cosa mi può succedere?
Equitalia gode di particolari poteri quando si tratta di pignoramenti nei confronti dei contribuenti.
In generale possiamo dire che l’Agente della riscossione effettua il pignoramento con modalità diverse a seconda del bene da pignorare:
– nel caso di bene mobile presso il debitore: l’ufficiale della riscossione effettua il pignoramento oralmente, fornendo poi un verbale delle operazioni;
– nel caso di un bene mobile presso terzi (come il denaro in un conto corrente o che il datore di lavoro versa mensilmente al dipendente, o che l’Inps versa al pensionato): il pignoramento si perfeziona notificando l’atto stesso di pignoramento al terzo e al debitore, senza bisogno di passare davanti al tribunale, in una udienza di assegnazione delle somme (così come, invece, succede in tutti i casi in cui il creditore è un privato);
– nel caso di un bene immobile: il pignoramento si perfeziona notificando l’atto al debitore titolare del bene.
Se l’ufficiale della riscossione non individua alcuno dei predetti beni pignorabili, o se le cose e i crediti pignorati o indicati dal debitore appaiono insufficienti a soddisfare il credito, Equitalia potrebbe – sulla base delle nuove disposizioni inserite nel codice di procedura civile dall’ultima riforma della giustizia [1] – accedere in via telematica, e dietro autorizzazione del Presidente del Tribunale, alle banche dati delle pubbliche amministrazioni (cosiddetta Anagrafe tributaria) per ricercare beni da pignorare.
Tale ultima soluzione, tuttavia, è poco probabile perché Equitalia dispone già di poteri ispettivi e di indagine (anche valendosi della collaborazione con la guardia di finanza) nella fase preliminare al pignoramento. E quindi è lecito pensare che essa arrivi all’esecuzione ben consapevole di ciò che potrà acquisire o meno.
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Autore Studio Legale avv. Angelo Greco